Gasly svela il retroscena della qualifica in Q3 con un setup nella gara sprint di F1

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Una sorprendente continuità di risultati caratterizza la performance di Pierre Gasly nel corso della stagione, con tre piazzamenti consecutivi tra i primi dieci in qualifiche e gare. Questo risultato assume un significato particolare considerando che la vettura Alpine A525 non ha ricevuto aggiornamenti sostanziali da diverse settimane, mantenendo pressoché invariata l’assetto originale delle prime competizioni stagionali. La capacità del pilota francese di sfruttare al massimo le caratteristiche del mezzo in determinate piste si rivela un elemento chiave per il successo.

le prestazioni di gasly su circuiti specifici

risultati positivi in condizioni variabili

Gasly ha già dimostrato le sue potenzialità in diversi contesti: in Brasile, dove ha ottenuto punti sia nella Sprint che nella gara lunga domenicale; a Las Vegas, con una qualifica che lo aveva visto conquistare una seconda fila impressionante nel 2024; e ora in Qatar, dove ha siglato la sua terza top 10 consecutiva sul giro secco. Un elemento curioso è rappresentato dalla strategia adottata durante la Sprint: il pilota ha scelto di affrontare la sessione qualificatoria all’interno della gara stessa, provando a ottenere dati utili per migliorare il setup.

strategie e adattamenti tecnici durante il weekend

problemi iniziali e interventi correttivi

All’inizio del fine settimana, l’Alpine A525 aveva mostrato segnali di difficoltà tecniche e problemi di gestione dell’assetto. La vettura tendeva a perdere grip nelle curve più impegnative, specialmente sul fronte anteriore. Per questo motivo, il team ha deciso di intervenire con modifiche al setup meccanico direttamente dalla pit lane, puntando a ottimizzare le prestazioni sui tracciati più complessi.

uso strategico dei dati raccolti

La Sprint è risultata fondamentale anche come opportunità per raccogliere informazioni sulla vettura. Gasly ha approfittato dei cambiamenti apportati dal team per testare nuove configurazioni e raccogliere dati sotto condizioni diverse rispetto alle qualifiche ufficiali. In modo analogo ad altre squadre, come la Ferrari con Lewis Hamilton, Alpine ha utilizzato questa fase per perfezionare le proprie strategie di setup.

gestione della sessione finale e raccolta dati

approccio alla qualifica simulata

Poco prima del termine della gara sprint, Gasly è stato richiamato ai box per montare gomme soft: una scelta apparentemente controintuitiva ma funzionale a simulare le condizioni di qualifica in vista delle sessioni serali successive. Dopo aver ripreso la pista, il pilota ha gestito l’uscita come fosse un vero outlap da qualifica, controllando energia e temperatura delle gomme.

utilizzo della mappatura da qualifica

Nell’ultimo giro utile prima dell’arrivo in curva finale, Gasly ha attivato la modalità da qualifica: questa mossa gli ha permesso di ottenere il giro più veloce in gara breve e allo stesso tempo raccogliere dati fondamentali per le prossime strategie del team. Tale metodo si è rivelato efficace anche perché permette di valutare comportamenti diversi della vettura con carichi differenti.

dichiarazioni post-qualifiche e riflessioni tecniche

Dopo le prove ufficiali, Gasly si è mostrato soddisfatto degli interventi effettuati: “Sono molto contento del lavoro svolto dalla squadra. Abbiamo apportato numerosi miglioramenti rispetto alle difficoltà iniziali”, ha commentato. “La macchina era molto più divertente da guidare e ho potuto mettere insieme giri competitivi”. Questa esperienza evidenzia come anche un solo giro possa fornire informazioni preziose quando vengono adottate strategie mirate.

personaggi principali presenti durante il weekend

  • Pierre Gasly
  • Membri del team Alpine
  • I tecnici coinvolti nelle modifiche al setup
  • I responsabili delle strategie sportive
Scritto da Gennaro Marchesi