Forature gomme in f1: allerta di pirelli per la ghiaia del qatar

Il Gran Premio del Qatar si è rivelato un evento particolarmente sfidante per le gomme degli pneumatici, a causa delle condizioni della pista e delle caratteristiche del tracciato. Le misure di sicurezza adottate prima dell’evento, come la limitazione dei giri per ogni stint, sono state messe alla prova da una serie di criticità emerse durante le sessioni in pista. Questo articolo analizza le principali problematiche riscontrate, gli interventi previsti e le possibili implicazioni per il prosieguo del weekend.
le sfide degli pneumatici a lusail
precauzioni e rischi iniziali
Le precauzioni prese da Pirelli in vista del Gran Premio indicavano fin da subito un tracciato molto impegnativo dal punto di vista degli pneumatici. La restrizione sul numero massimo di giri per ogni stint mira a ridurre il rischio di forature causate dall’usura e dai tagli sulla ghiaia o sui cordoli, che rappresentano una minaccia concreta considerando la superficie particolarmente abrasiva di Lusail.
prime evidenze e danni riscontrati
Dopo la prima giornata di prove libere e Sprint Qualifying, sono stati rilevati numerosi tagli sulle gomme ispezionate al termine delle sessioni. Questi danni sono attribuibili alla presenza abbondante di ghiaia portata in pista dalle vetture precedenti. La ghiaia presente sul tracciato si distingue per essere più appuntita rispetto ad altre piste, aumentando così il rischio di danneggiare le coperture ad alte velocità.
problematiche tecniche e strategie preventive
caratteristiche della ghiaia e impatto sugli pneumatici
La ghiaia appuntita, combinata con l’estrema velocità della pista, rende gli pneumatici soggetti a tagli profondi che possono raggiungere la carcassa senza recidere le tele. La presenza di questa ghiaia aumenta il rischio di forature se i danni non vengono individuati tempestivamente o se si prosegue con gomme già usurate.
Simone Berra di Pirelli ha spiegato che i tagli più profondi rischiano di esporre la carcassa interna della gomma, rendendola vulnerabile a forature improvvise durante la gara.
misure adottate per tutelare gli pneumatici
- limitazione dei giri su ogni set: fissato a 25 tornate per proteggere la parte interna delle coperture;
- aumento delle zone in ghiaia: estensione dell’area disponibile ai piloti per evitare l’oltrepassamento oltre i cordoli;
- monitoraggio costante: vigilanza sulla presenza di ghiaia in pista con possibilità di intervento tramite bandiera rossa o Safety Car.
situazione attuale e prospettive future
danni agli pneumatici e risposte immediate
I danni riscontrati sulle gomme non hanno richiesto intervento immediatamente prima della Sprint. Pirelli e FIA continueranno a monitorare attentamente la situazione nel corso del weekend. Simone Berra ha dichiarato che «al momento non ci sono motivi d’allarme», ma resta alta l’attenzione verso eventuali criticità emergenti durante le prossime sessioni.
possibili sviluppi nella gestione degli pneumatici
Sono previste ulteriori azioni correttive qualora si verificassero problemi maggiori: tra queste, l’utilizzo strategico della Safety Car per facilitare la pulizia del tracciato e prevenire dannose collisione tra gomme ed elementi estranei come la ghiaia.
L’obiettivo principale è mantenere sotto controllo il rischio di forature, specialmente nelle fasi cruciali come la Sprint o la gara domenicale. Si spera che i piloti adottino uno stile più conservativo rispetto alle qualifiche, evitando linee troppo vicine ai cordoli o alla linea bianca.
personaggi principali coinvolti nel contesto del GP Qatar
- Pirelli: responsabile della fornitura degli pneumatici;
- FIA: ente regolatore incaricato della sicurezza in pista;
- Piloti:
- Carlos Sainz
- Lando Norris
- Sergio Pérez
- Sebastian Vettel (ex pilota)
- Aziende coinvolte nel monitoraggio:
- Pirelli Team Tecnico
