Ferrari vince nei pit stop: i numeri che rendono imbattibili i meccanici della rossa

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 3 min

Nonostante una stagione di Formula 1 che ha visto la Scuderia Ferrari mancare l'obiettivo principale del titolo mondiale, un aspetto tecnico ha brillato per eccellenza e affidabilità. L'analisi dei dati rivela come l'area dei pit stop sia diventata un punto di forza inattaccabile, meritevole di riconoscimento e base solida per il futuro.

il premio dhl fastest pit stop: un riconoscimento alla costanza

In un campionato deludente sotto il profilo dei risultati finali, la squadra dei meccanici della Ferrari ha ottenuto un importante riconoscimento. La scuderia di Maranello si è infatti aggiudicata il premio DHL Fastest Pit Stop, trofeo che premia non soltanto la velocità assoluta, ma soprattutto la costanza e l'efficienza dimostrate nelle soste ai box durante l'intera stagione. Si tratta di un successo che sottolinea la crescita di un reparto specifico, divenuto un riferimento assoluto nel circus.

velocità e affidabilità: l'analisi dei dati dei pit stop

La vera sfida nelle operazioni ai box non risiede unicamente nel record di velocità, ma nella capacità di replicare performance elevate gara dopo gara. L'analisi statistica della stagione offre un quadro chiaro del dominio Ferrari in questo settore.

la media e la costanza della scuderia ferrari

Escludendo le soste condizionate da penalità o da situazioni di gara eccezionali, la Ferrari ha mantenuto una media di 2,4 secondi per pit stop, rimanendo stabilmente al di sotto del target di 2,5 secondi considerato dalle squadre come ottimale. Ancora più significativo è il dato della soglia dei 3 secondi, superata soltanto in 8 occasioni su circa sessanta soste effettuate. Questa regolarità ha un impatto strategico cruciale durante le gare.

i pit stop più rapidi e il confronto con i rivali

La classifica dei dieci pit stop più veloci dell'anno vede la Ferrari presente in tre occasioni, al pari di McLaren e Red Bull. Il primato del Cavallino è stato fissato a 2,0 secondi netti, tempo raggiunto in tre circuiti diversi:

  • Monaco
  • Arabia Saudita
  • Abu Dhabi

Il confronto con le principali rivali evidenzia differenze marcate. La McLaren, pur avendo realizzato le tre soste più veloci in assoluto (inclusa una da 1,91 secondi), ha registrato una media di 2,8 secondi e ha superato la soglia dei 3 secondi in ben 27 occasioni. La Mercedes ha chiuso con una media di 2,71 secondi, mentre la Red Bull, nonostante momenti di grande rapidità, ha visto la sua media salire a 3,10 secondi a causa di diversi errori che hanno portato anche a soste superiori ai dieci secondi.

le basi del successo: tecnologia e preparazione

L'affidabilità dimostrata nei pit stop non è frutto del caso, ma di investimenti mirati e di un meticoloso lavoro di preparazione. A partire dal 2023, la Ferrari ha introdotto pistole di ultima generazione dotate di striscia LED per monitorare in tempo reale le fasi di svitamento e avvitamento del dado. Sul fronte umano, durante la pausa invernale sono state effettuate oltre mille prove. I dati raccolti dai sensori permettono un'analisi precisa di ogni movimento, assicurando che ogni meccanico sia preparato per eventuali rotazioni e cambi di ruolo. Questo approccio sistematico ha creato un reparto coeso ed estremamente efficiente.

Categorie: Formula 1Motori

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