Ferrari in Ungheria: come migliorare carico aerodinamico e raffreddamento

Contenuti dell'articolo

le caratteristiche del circuito dell’Hungaroring e il setup aerodinamico della Ferrari SF-25

Il tracciato dell’Hungaroring si distingue per il suo layout particolarmente stretto e tortuoso, con pochi tratti a elevata velocità. Queste peculiarità influenzano in modo significativo la configurazione aerodinamica delle vetture di Formula 1, richiedendo un approccio specifico nel setup. La gestione di questi aspetti è fondamentale per ottimizzare le prestazioni, considerando anche i compromessi necessari tra carico aerodinamico, velocità massima e gestione degli pneumatici.

caratteristiche principali del tracciato e impatto sul setup

L’Hungaroring si presenta come uno dei circuiti meno veloci del calendario, caratterizzato da curve lente e a media velocità, con pochi rettilinei. La sua conformazione favorisce l’uso di un setup con carichi aerodinamici elevati: monoposto dotate di ali posteriori più grandi e angoli più aggressivi sull’ala anteriore, per massimizzare la deportanza nelle numerose curve del percorso.

equilibrio tra velocità in punta e performance in curva

La scelta tra una maggiore deportanza e una riduzione della resistenza all’avanzamento permette di migliorare i tempi sul giro grazie a una migliore stabilità in curva e ad una maggiore trazione in uscita dalle curve lente. La presenza di rettilinei brevi rende possibile sacrificare parte della velocità massima senza penalizzazioni significative, puntando invece su un assetto che favorisca la percorrenza delle curve.

gestione degli pneumatici e considerazioni sull’aerodinamica

Un carico aerodinamico superiore aiuta anche nella protezione degli pneumatici, ma può comportare un aumento del degrado durante lo stint. Per questo motivo, l’equilibrio tra grip meccanico e gestione delle gomme riveste un ruolo cruciale nell’ottimizzazione delle prestazioni complessive.

strategie di raffreddamento per il circuito dell’Ungheria

Le alte temperature dell’asfalto e i brevi rettilinei rendono indispensabile una corretta strategia di raffreddamento. La SF-25 è progettata con molteplici configurazioni modulari che permettono di bilanciare efficacemente la necessità di mantenere motore e freni entro limiti sicuri, minimizzando allo stesso tempo l’impatto sulla resa aerodinamica.

bilanciamento tra raffreddamento ed efficienza aerodinamica

Gli elementi dedicati al raffreddamento includono prese d’aria frontali, veneziane, aperture sul cofano motore e camini. Questi componenti possono essere regolati in modo parziale a seconda delle condizioni operative. A Budapest, dove i lunghi rettilinei sono assenti o poco rilevanti ai fini della velocità massima, il costo aerodinamico dovuto all’aumento della resistenza risulta meno penalizzante rispetto ad altri circuiti.

Personaggi principali:
  • Federica Cimarosti: responsabile aerodinamica presso Ferrari dal 2006, ha iniziato con test in galleria del vento ed ora guida lo sviluppo dell’integrazione aerodinamica.
  • Membri del team Ferrari SF-25: tecnici specializzati nella configurazione degli assetti per circuiti tortuosi come l’Ungheria.
Scritto da Gennaro Marchesi