Fallimento di juric: cosa possiamo imparare e perché è interessante

l’epilogo di ivan juric all’atalanta: un’esecuzione annunciata
Il mondo del calcio spesso si dimostra imprevedibile solo in apparenza. Le decisioni prese dalle società, anche quelle più ponderate, possono portare a risultati inattesi o a conclusioni inevitabili. In questo contesto, l’addio di Ivan Juric alla panchina dell’Atalanta rappresenta un esempio di come una scelta possa rivelarsi fallimentare nel breve termine, nonostante le premesse e le aspettative iniziali.
le cause dell’esonero e il contesto delle ultime partite
la sconfitta contro il sassuolo e la decisione improvvisa
L’esonero è stato ufficializzato dopo la pesante sconfitta interna contro il Sassuolo per 3-0. Un risultato che ha sorpreso molti, considerando che fino a poco tempo prima l’Atalanta aveva mostrato segnali di miglioramento rispetto alle recenti prestazioni. La partita contro i neroverdi ha evidenziato una squadra priva di energia e compattezza, in netta contrapposizione con le performance precedenti sotto la guida di Gasperini.
analisi delle ultime sfide
Nella partita precedente contro l’Olympique Marsiglia, l’Atalanta aveva mostrato personalità e controllo del gioco, vincendo grazie a un episodio fortuito. La gara si era conclusa con un gol decisivo di Lazar Samardzic su assist da parte di Ederson respinto dall’arbitro come fallo di mano. La vittoria aveva alimentato speranze, ma subito dopo la squadra si è sciolta contro il Sassuolo, dimostrando una mancanza di continuità e motivazione.
le caratteristiche della gestione Juric e i motivi del suo fallimento
lo stile tattico e le aspettative disattese
Juric aveva tentato di imporre un calcio più controllato rispetto al passato, puntando sulla fase offensiva meno verticale e sulla gestione del pallone. Questa strategia ha prodotto risultati insoddisfacenti: la riconquista alta del pallone si è ridotta, così come l’intensità complessiva della squadra. I dati statistici indicano un aumento nel numero di passaggi concessi agli avversari prima della riconquista (indice PPDA salito da 10.55 a 12.03), segno di una pressione meno efficace.
il calo delle prestazioni offensive
Dal punto di vista realizzativo, l’Atalanta ha segnato appena 13 gol finora in stagione – un dato molto inferiore alle aspettative per una formazione abituata a numeri record in attacco negli ultimi anni. Il cambio dei giocatori chiave nelle zone finali ha contribuito alla diminuzione dell’efficacia offensiva; inoltre, il rendimento dei nuovi interpreti non ha soddisfatto le esigenze della squadra.
il rapporto tra filosofia tattica e risultati concreti
differenze tra gasperini e juric
Sotto Gasperini l’Atalanta era riconoscibile per il pressing aggressivo e il gioco rapido sulle fasce. Con Juric si è cercata una maggiore stabilità nel possesso palla e nella costruzione dal basso, ma senza successo pieno: la squadra si è mostrata meno energica e più prevedibile nelle azioni offensive.
problemi psicologici ed ambientali
I rapporti tesi con alcuni giocatori – come dimostrato dagli scontri verbali con Ademola Lookman – riflettono uno stato d’animo complessivamente instabile all’interno dello spogliatoio. La perdita di fiducia reciproca sta influenzando negativamente le prestazioni collettive.
>gli ospiti presenti nell’attuale stagione
- Domenico Berardi: protagonista nel match contro l’Atalanta con assist decisivi;
- Lazar Samardzic: autore del gol vincente contro Marsiglia;
- Carnesecchi: portiere coinvolto nelle discussioni tecniche con Juric;
- Sulemana: nuovo acquisto che cerca spazio nel reparto offensivo;
- Krisztovics/Scamacca: attaccanti impiegati nelle rotazioni offensive;
- Brescianini: centrocampista che ha commentato le differenze tra i due allenatori;
- Membri dello staff tecnico dell’Atalanta: coinvolti nelle scelte strategiche recenti.
