F1: vasseur spiega le difficoltà della ferrari sui dettagli tecnici

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 3 min

La stagione 2025 di Formula 1 si è conclusa lasciando la Scuderia Ferrari con un bilancio amaro e molte riflessioni da fare. Nonostante le ambiziose premesse, il campionato è stato caratterizzato da risultati al di sotto delle aspettative, costellato da errori e da una competitività generale del grid che ha amplificato ogni difficoltà. L'analisi del team principal Frédéric Vasseur offre un quadro chiaro delle criticità incontrate e delle ragioni di una prestazione complessivamente deludente.

un bilancio difficile per la ferrari nel 2025

Il resoconto della stagione è inevitabilmente negativo. La mancanza di una vittoria in gara domenicale rappresenta il dato più eclatante, con l'unico successo parziale arrivato nella Sprint Race in Cina con Lewis Hamilton. I podi sono stati scarsi e merito quasi esclusivo di Charles Leclerc, in uno scenario lontanissimo dai proclami di inizio anno. Le 24 gare hanno delineato un percorso irto di ostacoli, dove il cambio di marcia atteso dopo un avvio complicato non si è mai concretizzato in modo decisivo.

le cause di un inizio catastrofico

Secondo l'analisi di Frédéric Vasseur, le fondamenta di una stagione in salita sono state gettate fin dalle prime battute. Il ritmo della vettura non è mai stato eccezionale, come emerso sin dal debutto in Bahrain. La situazione è peggiorata drasticamente con la squalifica patita in Cina, una delle gare iniziali, che ha comportato una pesante penalizzazione nel punteggio. Questo episodio, definito da Vasseur come uno svantaggio immediato, ha regalato punti ai diretti rivali e ha permesso a team come la McLaren di costruire un vantaggio di circa 100 punti dopo appena tre o quattro gare, compromettendo irrimediabilmente gli obiettivi stagionali.

il recupero e l'importanza dei dettagli

Nonostante il contesto negativo, il team ha mostrato segnali di reazione. Vasseur sottolinea come la squadra, composta da persone competitive e determinate a vincere, abbia messo in atto importanti recuperi nel corso del campionato. In particolare, le prestazioni sono migliorate dopo la pausa estiva, con sequenze di gare positive come quelle di Austin, Messico e Azerbaigian. Ciò non è stato sufficiente per garantire un risultato di costruttori soddisfacente, visto il sorpasso finale da parte di Mercedes e Red Bull.

la competitività estrema del campionato

L'elemento che ha maggiormente penalizzato la Scuderia, in un contesto di recupero, è stata la gestione imperfetta dei dettagli. Vasseur evidenzia come la Formula 1 moderna sia estremamente compatta, dove differenze minime determinano esiti diametralmente opposti. La soglia per l'eliminazione in Q1 o per un piazzamento a punti è spesso inferiore a un decimo di secondo. In questo scenario, un piccolo errore o una finestra operativa non ottimale può rovinare un intero weekend, un fattore che ha colpito tutti i team, ad eccezione forse della McLaren e di Max Verstappen nella fase finale.

la convergenza delle prestazioni in f1

Il team principal francese offre anche una visione più ampia, riconoscendo un fenomeno di avvicinamento delle prestazioni tra tutte le squadre nel corso della stagione. Questo trend, favorito dal regolamento sull'allocazione della galleria del vento che beneficia le scuderie più indietro in classifica, è considerato un punto di forza per lo spettacolo e lo sport. Rende la competizione estremamente imprevedibile e dura per i team, con oscillazioni di prestazione da un weekend all'altro molto marcate. Vasseur conclude osservando che l'obiettivo del campionato di avere un grid più equilibrato è stato raggiunto, prefigurando forse una situazione ancora più competitiva per l'anno successivo.

Categorie: Formula 1Motori

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