le nuove motorizzazioni in vista della prossima stagione di formula 1
Le unità di potenza che debutteranno nel campionato di Formula 1 della prossima stagione stanno già suscitando numerosi dibattiti. Nonostante manchi ancora molto al loro esordio ufficiale, le nuove power unit sono al centro di discussioni tecniche e strategiche, con alcuni segnali che indicano possibili cambiamenti nelle linee guida regolamentari.
lo stato attuale delle power unit e le preoccupazioni
problemi e tentativi di modifica dei regolamenti
Le preoccupazioni riguardanti le nuove motorizzazioni non sono recenti. La FIA, spinta da alcune squadre, ha anche tentato di intervenire sui regolamenti in corso, proponendo un ritorno ai motori V10 aspirati. Questa proposta non ha trovato il supporto necessario tra i membri del consesso regolamentare per essere adottata.
Sono comunque presenti alcune resistenze da parte dei produttori di power unit, che potrebbero cercare di influenzare il processo decisionale per tutelare i propri interessi tecnici ed economici. In questo contesto si inserisce l’intervento del presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
le proposte per un cambio di direzione nella progettazione dei motori
una strategia orientata a motorizzazioni più semplici ed economiche
Secondo il presidente della FIA, ci sarebbero motivi validi per ripensare completamente la filosofia delle power unit. L’obiettivo sarebbe quello di favorire motori più leggeri, meno complessi e più accessibili economicamente grazie all’introduzione di componenti standardizzate.
Ben Sulayem suggerisce che potrebbe essere possibile anticipare i tempi previsti dai regolamenti attuali per passare ad una tecnologia basata su motori V8 entro il 2029 o il 2030. Questa mossa permetterebbe di concludere prima del previsto l’attuale ciclo tecnico quinquennale.
le dichiarazioni del presidente della FIA sulla futura evoluzione tecnica
Nell’intervista rilasciata alla testata specializzata The Race, Ben Sulayem ha spiegato che sia le squadre sia i costruttori riconoscono ormai la necessità di un cambiamento radicale. Ha evidenziato come siano stati già apportati diversi aggiustamenti alle attuali power unit: dalla rimozione dell’MGU-H nel 2026 alle modifiche sul rapporto di compressione, sul carburante e sulla pressione del sovralimentatore.
L’obiettivo principale è creare un motore molto più leggero, con una componente ibrida-elettrica fornita da un unico fornitore e un sistema energetico standardizzato. Si punta inoltre a ridurre significativamente i costi delle unità propulsive: attualmente tra 1,8 e 2,1 milioni di dollari, si mira a portarle a circa un quarto dell’attuale valore.
il ruolo dei materiali e delle componenti standardizzate
Tra le soluzioni considerate dalla Federazione Internazionale vi è l’adozione di materiali meno costosi e più facili da produrre. Un’altra possibilità consiste nel mantenere una parte limitata dell’elettronica ibrida (circa il 10% della potenza totale), puntando sulla riduzione delle batterie per diminuire peso e complessità tecnica.
sfide e prospettive future nella definizione dei regolamenti tecnici
Per realizzare questa trasformazione sarà indispensabile ottenere il consenso della maggioranza dei costruttori coinvolti nella produzione delle power unit. La FIA sta dialogando con alcuni motoristi per proporre queste idee innovative; anche se non si raggiungesse immediatamente l’accordo completo, la volontà è quella di esplorare tutte le possibilità nell’interesse del motorsport “di buon senso”.
personaggi principali:- Mohammed ben Sulayem, Presidente FIA
- Squadre partecipanti alla F1
- I principali produttori di power unit
- Sviluppatori tecnici coinvolti nei progetti motoristici