Eder: via dall’Inter per Spalletti, l’ipocrisia e Mihajlovic come miglior allenatore

Pubblicato il 14/11/2025 • 3 min

Eder rivela dettagli della sua carriera e delle esperienze più significative

Un percorso professionale ricco di momenti memorabili, cambi di squadra e incontri con grandi allenatori. L’attaccante brasiliano, che ha anche vestito la maglia della Nazionale italiana, torna a riflettere sulla propria carriera attraverso ricordi e aneddoti condivisi con il quotidiano sportivo.

Le prime esperienze in Italia e le coincidenze che hanno segnato la sua vita

Il debutto in Italia e le coincidenze personali

La prima città italiana in cui ha giocato è stata Cascia, nota per la presenza di Santa Rita. Eder attribuisce grande importanza alle coincidenze che hanno caratterizzato il suo percorso. Nel 2015, dopo aver segnato al debutto in Nazionale contro la Bulgaria, ricevette una lettera da Don Nino, che lo invitò a Genova. Questa visita si concretizzò poi nel suo trasferimento alla Sampdoria. Nel 2018, subito dopo la vittoria contro la Lazio che garantì l’accesso alla Champions League con l’Inter, volò in Sardegna presso Buddusò, dove il campo dell’oratorio porta oggi il suo nome.

Le esperienze sportive e i ricordi più significativi

L’esperienza alla Sampdoria

Nel gennaio del 2012, quando militava ancora nella Sampdoria, la squadra era vicina alla zona retrocessione. L’allora tecnico Iachini aveva come obiettivo principale il ritorno in Serie A. Per Eder fu una delle scelte più fortunate della sua carriera.

L’allenatore più influente: Sinisa Mihajlovic

Mihajlovic rappresenta per lui un punto di riferimento fondamentale. Ricorda le parole dell’allenatore: “Devi essere consapevole delle tue qualità”. La sua capacità di tirare fuori il carattere gli permise di affermarsi anche in Nazionale. Senza quel supporto non sarebbe arrivato così lontano.

Differenze tra imparare l’inno nazionale e affrontare gli allenamenti con Conte

Tra le sfide più dure ci fu l’apprendimento dell’inno italiano: “Impararlo fu difficile ma importante”. Ricorda come durante gli allenamenti sotto la guida di Antonio Conte si sentisse spesso sopraffatto dal ritmo intenso degli esercizi fisici e tattici. Riscaldamento, palestra e test dello jo-jo rappresentavano prove estenuanti ma fondamentali per migliorarsi.

Il periodo all’Inter e i motivi della partenza

Sono state poche le partite da titolare con i nerazzurri – circa venti su quasi novanta presenze – ma Eder esprime rispetto per quell’esperienza: “È stato un onore giocare a San Siro”. La decisione di lasciare l’Inter deriva principalmente dalla relazione con Spalletti: “Non ho mai sopportato la sua ipocrisia”, afferma senza mezzi termini.

I rapporti con la Cina e le controversie societarie

Nell’ambito del suo rapporto con i Zhang, proprietari dell’Inter all’epoca dei fatti, Eder evidenzia come ci fosse amicizia fino al momento della vittoria del campionato nel 2020. Dopo quella stagione però i contatti si interruppero improvvisamente: “Non abbiamo visto un euro per mesi”, conclude.

Membri del cast o personalità menzionate:

  • Sinisa Mihajlovic
  • Antonio Conte
  • Spalletti
  • Iachini
  • Icardi
  • Zhang family (proprietari dell’Inter)
Categorie: Calcio

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