Ducati affronta il rinnovo più difficile in MotoGP: le sfide e le strategie
La stagione 2025 del mondiale MotoGP si è conclusa con un cambio di guardia epocale, che ha ridisegnato gli equilibri all'interno del paddock e, in particolare, all'interno della squadra più vincente degli ultimi anni. Marc Marquez, dopo un primo anno di assestamento con il team Gresini, ha centrato l'obiettivo di approdare alla squadra ufficiale Ducati e ha immediatamente conquistato il titolo iridato, dimostrando una supremazia schiacciante in pista. Questo successo, però, apre un nuovo e complesso capitolo contrattuale per il pilota spagnolo e per la casa di Borgo Panigale, in un contesto economico profondamente mutato rispetto al recente passato.
l'ascesa di marc marquez in ducati e il nuovo scenario
Il percorso di Marc Marquez verso la conquista del titolo mondiale con la Ducati è stato il risultato di una strategia precisa e di sacrifici economici notevoli. Il pilota catalano ha infatti rinunciato all'ultimo anno del suo ricco contratto con la Honda, perdendo un ingaggio a due zeri, pur di avere a disposizione la Desmosedici GP. La sua battaglia per un posto in team ufficiale, culminata con l'ingaggio per il 2025, ha rappresentato la piena realizzazione del suo piano. L'accordo con la Ducati fu annunciato con relativa facilità dopo il Gran Premio d'Italia dello scorso anno, portando Marquez a condividere il box con Francesco Bagnaia, all'epoca considerato il leader del progetto.
il valore contrattuale del nuovo campione
Sebbene i dettagli non siano ufficiali, le informazioni disponibili delineano una struttura contrattuale particolare per il suo primo anno da pilota ufficiale Ducati. La retribuzione base sarebbe stata relativamente contenuta, ampiamente compensata però da bonus legati ai risultati straordinariamente generosi. Le sue 11 vittorie ottenute prima dell'infortunio in Indonesia gli avrebbero fruttato oltre due milioni di euro, a cui si sarebbe aggiunto un ulteriore bonus di circa due milioni per la conquista del titolo mondiale. Queste cifre riflettono la manifesta superiorità dimostrata in gara e lo consacrano come il nuovo punto di riferimento per il costruttore italiano.
la posizione di forza nelle trattative di rinnovo
Con il titolo mondiale in bacheca, il potere contrattuale di Marc Marquez è ritornato ai massimi livelli. Questo gli conferisce una posizione di forza senza precedenti nei negoziati per il rinnovo del contratto con la Ducati, trattative che sono già iniziate. I primi colloqui tra le parti si sarebbero svolti prima dell'inizio del tour asiatico, quindi antecedentemente alla matematica conquista del titolo in Giappone. È plausibile che un successivo incontro si sia tenuto a Valencia, con l'obiettivo di avvicinare le posizioni. Un elemento di possibile influenza sull'intero processo è rappresentato dall'infortunio al braccio destro occorso al pilota, che lo ha costretto a saltare le ultime quattro gare della stagione.
le priorità della ducati e il nodo bagnaia
La volontà di Marquez di rimanere legato alla Ducati almeno fino al 2028 trova un perfetto riscontro nelle intenzioni del costruttore. Trattenere il nuovo pilota di punta è la priorità assoluta per la casa italiana, un obiettivo che mette in secondo piano la scelta del suo compagno di squadra. In questo contesto, la situazione di Francesco Bagnaia appare incerta. Il pilota torinese, reduce da una stagione difficile, ha pubblicamente espresso il desiderio di rinnovare il contratto e concludere la carriera in Ducati. Perché questo avvenga, devono Verificarsi due condizioni:
- Un netto miglioramento dei suoi risultati in pista.
- Una riduzione delle sue richieste economiche.
il contesto economico sfavorevole
Le trattative si svolgono in un contesto finanziario molto diverso e più complicato rispetto a un anno e mezzo fa. La Ducati non dispone della stessa forza economica di costruttori come Honda o Yamaha, soprattutto in un momento in cui le esportazioni verso mercati chiave come Stati Uniti e Cina non sono al massimo. Politiche tariffarie internazionali hanno avuto un impatto negativo. Inoltre, il gruppo Audi, proprietario del marchio, ha registrato un calo delle vendite nell'ultimo anno, il che ha portato all'adozione di una politica di contenimento dei costi. Questa misura rimarrà attiva anche nel 2026, periodo in cui si dovranno definire gli accordi per il ciclo sportivo 2027-2028.
le prospettive future
Con queste premesse, lo scenario negoziale negli uffici di Borgo Panigale è radicalmente mutato. Mentre in passato Marquez accettò le condizioni proposte quasi senza discutere, oggi si presenta al tavolo da campione del mondo. La dirigenza Ducati è consapevole della delicatezza del momento. Il direttore generale di Ducati Corse ha sottolineato la necessità di gestire la situazione con la massima attenzione, indicando che ogni elemento dell'accordo dovrà essere valutato con precisione. La continuità del rapporto con Marquez appare la direzione più probabile, ma le sue condizioni condizioneranno inevitabilmente anche la scelta del suo futuro compagno di squadra.