Ducati affronta il rinnovo più difficile della sua storia in MotoGP
La stagione 2025 del mondiale MotoGP si è conclusa con un cambio di guardia epocale, che ha ridisegnato gli equilibri di potere all'interno del paddock. Marc Márquez, dopo un anno di transizione con il team Gresini, ha centrato l'obiettivo di conquistare un posto nella squadra ufficiale Ducati e, con essa, il suo nono titolo mondiale. Questo successo, però, apre uno scenario complesso per la casa di Borgo Panigale, che ora si trova a gestire una delicata fase di rinnovi contrattuali in un contesto economico profondamente mutato.
la nuova posizione di forza di marc márquez
Il percorso di Marc Márquez verso il titolo 2025 è stato il frutto di una strategia precisa e di sacrifici considerevoli. Il pilota spagnolo ha infatti rinunciato volontariamente all'ultimo anno del suo ricco contratto con Honda, comprendente una cifra superiore ai 20 milioni di euro, pur di guidare una Desmosedici GP nel 2024. Questa mossa, inizialmente a costo zero con il team satellite Gresini, si è rivelata vincente, permettendogli di battersi per la promozione nel team ufficiale e di sublimare il piano che aveva orchestrato.
un contesto contrattuale favorevole al pilota
La firma con il Ducati Team, annunciata dopo il Gran Premio d'Italia del 2024, rappresentò in quel momento un'operazione semplice per il costruttore. Oggi, la situazione negoziale è radicalmente diversa. Il cachet di Márquez è ritornato ai livelli del suo periodo d'oro in Honda, conferendogli un potere contrattuale che prima non possedeva. I primi colloqui per il rinnovo, che il pilota desidera estendere almeno fino al 2028, sono iniziati prima del tour asiatico, evidenziando come la trattativa sia una priorità assoluta per entrambe le parti.
la situazione economica e sportiva di ducati
La filosofia aziendale di Ducati, basata su un pacchetto motociclistico competitivo e su un numero limitato di mezzi ufficiali, ha portato agli ultimi quattro titoli mondiali. Tuttavia, la forza economica del costruttore italiano non è paragonabile a quella di Honda o Yamaha. Questo divario si è acuito in un periodo di difficoltà per le esportazioni in mercati chiave come Stati Uniti e Cina, ulteriormente complicate da recenti politiche tariffarie. Inoltre, Audi, gruppo proprietario di Ducati, ha registrato un calo dell'11.8% nelle vendite nel 2024, imponendo una politica di contenimento dei costi che influenzerà anche le trattative per il ciclo 2027-2028.
l'incognita del compagno di box: francesco bagnaia
La priorità per Ducati Corse è legare a lungo termine il nuovo pilota di punta, Marc Márquez. Questa necessità mette in secondo piano la scelta del suo futuro compagno di squadra. La posizione di Francesco Bagnaia appare oggi meno solida, dopo una stagione deludente costellata di dubbi. Lo stesso pilota torinese ha espresso il desiderio di rinnovare e concludere la carriera in Ducati, ma perché ciò avvenga sono necessarie due condizioni:
- Un netto miglioramento dei suoi risultati in pista.
- Una riduzione delle sue pretese economiche.
In assenza di questi fattori, la fila di piloti interessati a quel sedile si allungherebbe notevolmente.
le prospettive per il rinnovo del contratto
Lo scenario negli uffici di Borgo Panigale è oggi molto diverso rispetto a un anno e mezzo fa, quando Márquez accettò le condizioni iniziali senza obiezioni. La vittoria del titolo ha creato il momento giusto per "stringere i tempi", come sottolineato dal Direttore Generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna. Nessuno mette in dubbio che il neo campione del mondo rinnoverà con Ducati, ma la sua continuità condizionerà direttamente la scelta del partner e gli equilibri interni del team. L'accordo, sebbene considerato probabile, dovrà tenere conto di un quadro finanziario più ristretto e della nuova leadership sportiva instaurata da Márquez.