Ducati affronta il rinnovo più difficile della MotoGP: ecco perché
La stagione 2025 della MotoGP si è conclusa con un cambio di guardia epocale, che ha ridefinito gli equilibri di potere all'interno del paddock. Marc Marquez, dopo un primo anno di assestamento con il team Gresini, ha centrato l'obiettivo agognato: conquistare un posto nel team ufficiale Ducati e, con esso, il titolo mondiale. Questo successo, però, apre uno scenario complesso per la casa di Borgo Panigale, chiamata a gestire il rinnovo contrattuale del nuovo campione in un contesto economico e sportivo radicalmente mutato.
l'ascesa di marc marquez in ducati e il nuovo equilibrio di potere
L'approdo di Marc Marquez alla Ducati ha rappresentato una svolta strategica di enorme portata per il pilota spagnolo. Per ottenere la moto competitiva desiderata, Marquez ha compiuto una scelta coraggiosa, rinunciando all'ultimo anno del suo ricco contratto con la Honda e accettando di correre inizialmente a titolo gratuito per il team satellite Gresini Racing nel 2024. Questo sacrificio è stato il primo passo di un piano che ha trovato la sua massima realizzazione nella stagione 2025, culminata con la vittoria del titolo piloti e la promozione nel team ufficiale accanto a Francesco Bagnaia.
un contratto basato sui risultati
Il passaggio al team ufficiale Ducati per Marquez è stato caratterizzato da una struttura contrattuale fortemente incentrata sulle prestazioni. Sebbene lo stipendio base iniziale sia stato stimato su cifre contenute, il pilota ha potuto beneficiare di ingenti bonus legati ai risultati. Le numerose vittorie ottenute nel corso della stagione, prima dell'infortunio in Indonesia, e il bonus per la conquista del titolo mondiale hanno garantito a Marquez un compenso totale molto elevato, riflettendo la sua supremazia in pista e il nuovo status di pilota di riferimento per il costruttore italiano.
la complessa trattativa per il rinnovo contrattuale
La posizione di Marquez nelle trattative per il prolungamento del rapporto con la Ducati è oggi estremamente forte e diversa rispetto al passato. La sua riaffermazione come campione del mondo gli restituisce un potere negoziale paragonabile a quello dei suoi anni d'oro alla Honda. La Ducati, dal canto suo, considera la conferma del pilota spagnolo una priorità assoluta per il futuro. I primi colloqui per il rinnovo sono iniziati prima della fine della stagione 2025, segnalando l'importanza strategica dell'operazione per entrambe le parti.
il fattore economico e le incognite sul compagno di squadra
La trattativa si svolge in un contesto economico meno favorevole rispetto al recente passato. La Ducati, pur essendo dominante in pista, non dispone della stessa forza finanziaria di altri colossi come Honda o Yamaha. Le difficoltà di export in mercati chiave e il calo delle vendite del gruppo Audi hanno imposto politiche di contenimento dei costi, che inevitabilmente influenzeranno i budget per i piloti. Questo scenario rende la trattativa con Marquez più articolata, mentre la scelta del suo futuro compagno di team rimane in secondo piano. La continuità di Francesco Bagnaia, il cui rendimento è calato nella stagione 2025, dipenderà da due fattori cruciali:
- Un netto miglioramento dei risultati in pista.
- Una riduzione delle sue pretese economiche.
In caso contrario, la sua Desmosedici GP potrebbe diventare oggetto del desiderio per molti altri piloti del paddock.
le dichiarazioni chiave e le prospettive future
Nonostante le complessità, la volontà di proseguire la collaborazione è manifesta da entrambe le parti. Marquez ha espresso il desiderio di rimanere legato alla Ducati almeno fino al 2028, un sentimento ricambiato dalla dirigenza del team. Gigi Dall'Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, ha sottolineato l'approccio metodico alla situazione, affermando che ogni elemento dovrà trovare la sua giusta collocazione per gestire al meglio il rinnovo. La sfida per la Ducati sarà trovare un accordo che soddisfi le legittime aspettative del campione del mondo, mantenendo al contempo la sostenibilità finanziaria del progetto in vista del nuovo ciclo regolamentare che inizierà nel 2027.