Dovremo essere bravi a lavorare sulle nostre regole di fondo

Giampiero Colossi • Pubblicato il 19/12/2025 • 3 min

Dopo quattro anni, il derby Cantù–Milano riporta al centro del calendario una sfida carica di storia e di pressioni competitive. Da sempre simbolo di rivalità geograficamente vicina ma agonisticamente profonda, questa partita incide sulle aspirazioni di entrambe le squadre e sull’andamento della stagione.

derby cantù-milano: contesto storico e protagonisti

Si gioca a Desio, polo abituale delle gare casalinghe dell’Olimpia per tentare una continuità di prestazioni in trasferta e consolidare la posizione in classifica. Cantù scende in campo con la necessità di invertire una serie negativa e di imporre ritmo e intensità interna, sfruttando la fisicità e l’attacco in transizione tipici del proprio modello. L’Olimpia rischia di essere ridimensionata dall’impegno recente e da assenze importanti, tra cui la possibilità di schierare Nico Mannion mascherato a protezione di una frattura al setto nasale.

Nel contesto, arriva una novità significativa per Cantù: Erick Green debutterà, portando maggiore profondità e versatilità al reparto guardie. L’Olimpia, invece, dopo la partita di Desio, è pronta a spostarsi verso Dubai per un volo di sette ore e una sfida successiva in EuroLeague.

dati della partita e note operative

Acqua San Bernardo Cantù–EA7 Emporio Armani Milano è in programma per sabato 20 dicembre alle ore 20:00, al Paladesio. La sfida sarà trasmessa in streaming su LBATv.

Gli arbitri designati sono Valerio Grigioni, Christian Borgo e Marco Attard.

rotazioni, assenze e contributi chiave

La Cantù presenta una formazione stabile in campo con quattro elementi che si alternano spesso nel quintetto: Jacob Gilyard, Giordano Bortolani, Xavier Sneed e Oumar Ballo. A turno completano la prima linea Grant Basile e Joshua Ajayi, con Erick Green che intende ampliare la profondità del gruppo guardie. A completare la rotazione, Andrea De Nicolao e Riccardo Moraschini offrono tiro e versatilità offensiva, mentre Leonardo Okeke rappresenta una presenza fisica nel reparto lunghi. La portata dell’impegno aumenta con l’ingresso di Green in una squadra già caratterizzata da una forte dinamica offensiva e da leadership difensiva in transizione.

In casa Olimpia Milano si punta a migliorare la classifica, nonostante le assenze che hanno condizionato l’avvio di settimana. La squadra di coach Bepp Mangone dovrà mantenere la disciplina tattica, controllare i ritmi di gioco e gestire le ripartenze avversarie, tenendo conto anche delle potenzialità di contenimento della squadra brianzola in transizioni veloci.

precedenti tra le due squadre

In bilancio complessivo, l’Olimpia guida nei confronti diretti con un margine significativo (104-68). In casa Cantù, i record segnano un 68-19 a Milano, e 46-34 in territorio esterno, con una tendenza storicamente equilibrata sul campo neutro (4-1 a favore di Cantù). Un capitolo storico di rilievo resta la finale di Coppa dei Campioni del 1983 a Grenoble, chiusa sul 69-68 per l’allora Ford. Nei playoff del 2018, Milano ha eliminato Cantù per 3-0, poi laureandosi campione d’Italia.

La Cantù Connection, termine che richiama i legami tra giocatori cresciuti o maturati attraverso le giovanili e le presenze nelle rispettive squadre, emerge come elemento di contesto: Giordano Bortolani ha vissuto le giovanili di Milano con uno scudetto Under 14 e ha vinto lo scudetto e la Supercoppa nel 2024 con Cantù. Riccardo Moraschini, già in campo milanese, ha completato quasi tre stagioni in Serie A con 71 presenze e 317 punti, vincendo una Supercoppa con Milano e partecipando alle Final Four del 2021.

Per chiudere, ecco un paragrafo riassuntivo sulle personalità principali coinvolte in questa sfida:

  • Nico Mannion
  • Erick Green
  • Beppe Mangone
  • Jacob Gilyard
  • Giordano Bortolani
  • Xavier Sneed
  • Oumar Ballo
  • Grant Basile
  • Joshua Ajayi
  • Jordan Bowden
  • Dovremo essere bravi a lavorare sulle nostre regole di fondo
Categorie: Basket

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