Denuncia di Asja Cogliandro: licenziata da Perugia per gravidanza, solidarietà di Manfredi e Fabris

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Le recenti dichiarazioni di Asja Cogliandro, centrale di pallavolo nata nel 1996 con una carriera che si estende per quindici anni tra le serie A1 e A2, hanno acceso un acceso dibattito sul trattamento delle atlete in ambito sportivo. La testimonianza rivela episodi di grave discriminazione e violenza psicologica legati alla maternità, sollevando importanti questioni sulla tutela dei diritti delle donne che praticano sport professionistico.

la vicenda di asja cogliandro: denuncia di licenziamento e violenza psicologica

il racconto dell’atleta

Asja Cogliandro ha raccontato come, dopo aver scoperto di essere in gravidanza, abbia subito un licenziamento immediato da parte della società sportiva per cui giocava. La giocatrice ha descritto la situazione come caratterizzata da una pressione insostenibile e da una violenza psicologica che non può essere tollerata. Dopo aver comunicato la gravidanza al direttore sportivo, quest’ultimo avrebbe manifestato entusiasmo iniziale, salvo poi cambiare atteggiamento e chiedere alla atleta di lasciare l’abitazione e restituire le mensilità già pagate.

le conseguenze sulla carriera e il clima interno

Il caso evidenzia come l’ambiente lavorativo sia stato caratterizzato da atteggiamenti discriminatori e poco rispettosi dei diritti umani. La società umbra ha ufficialmente comunicato la fine del rapporto con Cogliandro con parole che augurano “il meglio per tutto ciò che la aspetta”, ma senza affrontare direttamente le problematiche sollevate dall’atleta stessa.

le reazioni istituzionali e il sostegno delle figure di vertice

interventi della federazione italiana pallavolo

Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), ha espresso solidarietà a Cogliandro sottolineando che la maternità non deve mai rappresentare un ostacolo o una colpa. La federazione si è impegnata a sostenere le atlete durante il percorso della maternità attraverso iniziative dedicate come “La maternità è di tutti”, un fondo appositamente creato per offrire supporto economico alle sportive in gravidanza.

le posizioni della Lega Pallavolo Serie A Femminile

Mauro Fabris, presidente della lega, ha commentato la vicenda evidenziando come questa situazione rappresenti un esempio di quanto ancora sia necessario intervenire per tutelare pienamente i diritti delle atlete. Ha ricordato che molte giocatrici hanno continuato a gareggiare anche dopo aver avuto figli, dimostrando che lo sport può essere compatibile con la maternità.

ruolo delle associazioni e richieste di intervento sistemico

sostegno dell’associazione italiana pallavolisti (aip)

L’AIP – Associazione Italiana Pallavolisti, insieme ad altre sigle sindacali come ASSIST e UIL, ha condannato fermamente quanto accaduto a Cogliandro. In una nota stampa, l’associazione ha sottolineato l’importanza di intervenire con azioni concrete su livello giuridico, contrattuale e culturale per garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle atlete professioniste. È stato rivolto inoltre un appello affinché siano adottate misure preventive efficaci per evitare future situazioni simili.

personaggi chiave coinvolti nel dibattito sulla vicenda

  • Asja Cogliandro
  • Giuseppe Manfredi
  • Mauro Fabris
  • Sindacati: ASSIST e UIL
  • Società Bartoccini MC Restauri Perugia
  • Nazionale italiana pallavolo femminile (per il contesto generale)

L’episodio mette in luce la necessità urgente di riformare le normative vigenti per rafforzare la tutela delle atlete in tutte le fasi della loro carriera sportiva, dalla formazione fino alla vita privata.

Scritto da Gennaro Marchesi