De Laurentiis: «Campionato difficile, Vivarini guida il gruppo. A gennaio rinforzi in arrivo, cerco ancora un socio»
In un dialogo rivelatore trasmesso da DAZN, Luigi De Laurentiis ha fornito una lettura chiara sulla gestione del Bari e sulle dinamiche del calcio italiano. L’intervento, che rientra nel format Professione Presidente, ha toccato temi concreti legati alla governance della Lega Serie B, alle criticità strutturali del campionato, alle scelte sportive e al percorso societario, offrendo una visione essenziale del contesto attuale.
luigi de laurentiis e la gestione del bari
Il presidente ha esposto la sua responsabilità dirigenziale all’interno del Bari in un quadro di responsabilità collettiva, sottolineando l’impegno per una gestione orientata alla sostenibilità. Ha ricordato come la Lega Serie B affronti sfide legate a mutualità e diritti televisivi, in un contesto in cui le entrate hanno subito un decremento significativo e hanno impattato i bilanci di diversi club. In quest’ottica, la figura di Bedin, presidente della Lega, è stata valorizzata per l’azione di riorganizzazione mirata a individuare nuove fonti di reddito e a ottimizzare quelle esistenti.
ruolo in lega serie b
La sua elezione all’unanimità è stata descritta come un riconoscimento del valore rappresentativo della Serie B, con l’obiettivo di consolidare una voce comune assieme al presidente Bedin. La necessità di una gestione più efficiente e di una diversificazione degli introiti è stata evidenziata come componente cruciale per la continuità delle società coinvolte.
come si fa bene in serie b
La Serie B è percepita come un torneo particolarmente dinamico, dove sette squadre cambiano di posto di stagione in stagione e dove la classifica resta estremamente ravvicinata. Nel recente passato la distanza tra sesto e quattordicesimo è stata minima, offrendo uno spettacolo affascinante al pubblico ma presentando una sfida di gestione per le società. Il dibattito si è acceso intorno a una gestione dei costi che, secondo il presidente, si avvicina a livelli da Serie A, pur con ricavi più contenuti, rendendo necessario un principio di contenimento come il possibile impiego di uno Salary Cap.
obiettivi stagionali del bari
In campo sportivo, il Bari ha operato una ricostruzione completa, partendo da una finale playoff persa e da una fase complicata che aveva portato ai playout. L’approccio è stato quello di ripartire da zero, affidandosi a un nuovo allenatore. Le difficoltà hanno richiesto tempo e, in alcuni casi, una dose di fortuna, come dimostrano gli infortuni di giocatori chiave come Gytkjaer. L’obiettivo è tornare a plasmare una squadra competitiva in grado di concorrere per le posizioni di vertice.
il cambio in panchina: da caserta a vivarini
Il passaggio da Caserta a Vivarini è stato guidato da una valutazione attenta delle dinamiche dello spogliatoio e della quadra tecnica. Pur avendo instaurato un rapporto umano positivo con Caserta, non è stato possibile trovare l’armonia necessaria. Vivarini è stato scelto per le sue qualità di leadership e per la capacità di guidare lo spogliatoio, puntando su Magalini per completare la scelta tecnica.
mercato di gennaio
In ottica invernale, il Bari si propone di identificare con precisione gli interventi necessari per allineare la rosa agli obiettivi sportivi. La finestra di mercato sarà impiegata per inserire pedine utili a sostituire chi non risponda alle aspettative di rendimento.
magalini e di cesare
Dal loro arrivo, Magalini e Di Cesare hanno dovuto affrontare un compito non semplice: ricostruire una squadra che, a poche giornate dal termine, aveva ritrovato una posizione in zona playoff. Il contributo dei due tecnici è stato valutato come determinante per la rimodulazione della rosa e del ritmo di gioco, in linea con l’impegno assunto con la piazza.
multiproprietà e futuro societario
Il presidente ha annunciato la volontà di incontrare un socio serio che possa affiancarlo nel progetto. Non mancano contatti, ma la certezza sul partner giusto verrà comunicata ai sostenitori nel momento opportuno. L’impegno al bene del Bari resta centrale: la squadra è descritta come una seconda casa, con l’obiettivo di rafforzare la stabilità societaria e il valore della società.
Nomi principali citati nel corso dell’intervento:
- Luigi De Laurentiis
- Bedin
- Caserta
- Vivarini
- Magalini
- Di Cesare
- Gytkjaer
