Chauncey Billups non colpevole nel caso di poker truccato e mafia

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Chauncey Billups coinvolto in un’indagine federale: accuse di frode e riciclaggio

Il nome di Chauncey Billups, ex giocatore e attuale allenatore dei Portland Trail Blazers, è al centro di un’importante inchiesta federale. Le autorità accusano il dirigente di essere coinvolto in attività illegali legate a partite di poker gestite da organizzazioni mafiose. La vicenda ha suscitato grande attenzione nel mondo dello sport e del gioco d’azzardo illecito.

Le accuse rivolte a Chauncey Billups

Accuse formali e rischi penali

Billups si trova sotto accusa per frode telematica e riciclaggio di denaro. Secondo le indagini, avrebbe partecipato come figura pubblica per attrarre giocatori facoltosi, ricevendo una parte dei circa 7 milioni di dollari sottratti alle vittime. In base alla legge statunitense, il suo coinvolgimento potrebbe comportare una condanna fino a 20 anni di reclusione per ciascun capo d’accusa.

Dettagli dell’udienza e misure cautelari

Durante l’udienza tenutasi a New York, Billups è stato rilasciato su cauzione, pari a 5 milioni di dollari, garantita dalla sua proprietà in Colorado. La cauzione è stata cofirmata dalla figlia, Cydney, attualmente dirigente dei Minnesota Timberwolves. I procuratori sostengono che l’ex atleta abbia agito come intermediario per attirare clienti facoltosi nel circuito illegale.

Coinvolgimento di altre personalità e conseguenze sportive

L’indagine ha portato alla luce anche la partecipazione dell’ex giocatore NBA Damon Jones e membri delle famiglie mafiose più note come i Gambino, Genovese e Bonanno. Per motivi disciplinari, i Portland Trail Blazers hanno sospeso Billups senza stipendio e affidato temporaneamente la guida della squadra a Tiago Splitter.

Personaggi principali coinvolti nell’inchiesta

  • Chauncey Billups
  • Cydney (figlia)
  • Damon Jones
  • Membri delle famiglie mafiose Gambino, Genovese e Bonanno
  • Titoli ufficiali: Allenatore dei Portland Trail Blazers; ex giocatore NBA “Mr. Big Shot” con i Detroit Pistons
Scritto da Gennaro Marchesi