Carrozzieri racconta: insieme a Paratici ho sbagliato, ma mai truccato partite

profili e tappe di una carriera tra successi e difficoltà nel calcio
Il percorso professionale di Moris Carrozzieri si distingue per le numerose esperienze, sia positive che complesse, vissute nel mondo del calcio. Dalla scalata dalla Serie C alla Serie A alle sfide personali e alle controversie legate a vicende extracalcistiche, l’ex difensore ha attraversato momenti di grande soddisfazione e periodi difficili. Questo articolo analizza i principali episodi della sua carriera, evidenziando le opportunità mancate, gli errori commessi e le prospettive future.
le tappe fondamentali della carriera calcistica
la scalata dalla serie c alla serie a
Nel 2003 Moris Carrozzieri riuscì a compiere un salto importante passando dalla Serie C1 alla massima divisione italiana. Ricorda con orgoglio il momento in cui il tecnico Novellino gli chiese se fosse pronto a giocare da titolare contro l’Inter: rispose con sicurezza, dimostrando la sua determinazione.
scoperto da fabio paratici
Il suo talento fu individuato da Fabio Paratici, allora dirigente del Teramo. La promessa di una futura vendita in Serie A si concretizzò quando il presidente del club lo assicurò al termine della stagione. Il passaggio di categoria avvenne rapidamente, grazie anche alla fiducia riposta da Novellino.
esperienze con milan e sampdoria
Dopo un breve periodo in prestito al Milan, Carrozzieri firmò un contratto con la Sampdoria che durò circa venticinque giorni. La collaborazione terminò con i complimenti di Carlo Ancelotti e un rinnovo contrattuale che segnò la fine del rapporto con l’allenatore campano.
le controversie e le vicende extracalcistiche
problemi disciplinari e squalifiche ingiuste
Carrozzieri racconta di aver subito una squalifica di due mesi per omessa denuncia riguardo a scommesse mai effettuate da lui, definendola un’accusa infondata. La multa di venticinquemila euro rappresenta una delle molteplici controversie affrontate durante la sua carriera.
doping e momenti bui
L’episodio più grave riguarda la positività per cocaina, che portò a una squalifica di due anni. Ricorda come quel momento coincise con il suo addio al Milan, sottolineando come quella sera abbia fatto uso di sostanze stupefacenti in modo impulsivo durante una serata festosa.
ricordi personali e riflessioni sulla vita dopo il calcio
il rapporto con la famiglia e i rimpianti
Punto centrale dei ricordi è il rapporto col padre, figura fondamentale nella sua vita. La perdita prematura del genitore rappresenta uno dei rimpianti più grandi: il suo esempio lo ha sempre ispirato nel percorso personale e professionale.
sostenitori e solitudine
Dopo aver lasciato il calcio attivo, ha dedicato tempo ad attività sociali nelle scuole per raccontare la propria esperienza ai giovani. Ricorda come pochi amici siano rimasti al suo fianco dopo le vicende difficili; solo alcuni sono ancora vicino nei momenti più complicati.
prospettive future nel settore sportivo
Sogna ora di entrare nel management sportivo o lavorare nell’ambito giovanile. Condivide anche progetti imprenditoriali nel settore dell’intrattenimento sportivo insieme a collaboratori come Donato Di Campli. Tra obiettivi professionali ed affetti familiari—tra cui sua figlia Nina—mantiene alta la motivazione per nuove sfide.
personaggi salienti menzionati nell’intervista
- Moris Carrozzieri (ex calciatore)
- Carlos Ancelotti (allenatore)
- Nevillino (allenatore)
- Moggi (dirigente Juventus)
- Zamparini (ex presidente Palermo)
- Bazzani (calciatore)
- Masiello (calciatore coinvolto in Calciopoli)
- Ilaria (compagna)
- Nina (figlia)
- Dono Di Campli (imprenditore ed esperto sportivo)
