Canelo Alvarez e il comportamento ingerato: Oscar De La Hoya parla di lealtà nel boxing

Il rapporto tra Oscar De La Hoya e Canelo Álvarez è stato oggetto di discussione pubblica, con il promoter statunitense che ha espresso la propria opinione sulle cause del presunto dissidio tra i due. In questa analisi si approfondiscono le motivazioni addotte da De La Hoya riguardo alle tensioni, al comportamento di Canelo e alle dinamiche interne alla carriera del pugile messicano.
le ragioni della rottura tra de la hoya e canelo álvarez
una percezione di invidia e protagonismo
Secondo quanto affermato da Oscar De La Hoya, il motivo principale dello scontro con Canelo Álvarez risiederebbe in una sensazione di “gelosia” nei suoi confronti. De La Hoya sostiene che l’ex campione abbia sviluppato un atteggiamento di “insofferenza” verso la sua figura, sentendosi meno importante quando si trovavano nella stessa stanza. Questa percezione avrebbe alimentato un senso di “insicurezza”, portando a una sorta di rivalità basata sulla volontà di emergere rispetto all’altro.
il ruolo dell’ingratitudine nel rapporto professionale
De La Hoya critica anche alcuni aspetti del comportamento di Canelo, definendo come “ingrato” il suo atteggiamento dopo aver ricevuto numerosi favori durante la sua ascesa nel mondo del pugilato. Ricorda che sono stati loro a scoprire, promuovere e far crescere la carriera del fighter messicano, sottolineando come spesso alcuni atleti dimentichino i contributi ricevuti.
De La Hoya dichiara: “Abbiamo firmato Canelo quando aveva solo 18 anni per promuoverlo negli Stati Uniti. Gli abbiamo dato tutto ciò che potevamo. Poi ci si volta contro.” Aggiunge inoltre che non c’è stata alcuna causa reale per lo scontro, chiedendosi se abbia commesso qualche errore senza rendersene conto.
problemi personali e confessioni di de la hoya
ricordi legati al percorso personale
Oscar De La Hoya ha ammesso di aver attraversato momenti difficili in passato, inclusi periodi di riabilitazione. Ricorda di aver chiamato Canelo proprio durante uno dei suoi percorsi di recupero, ricevendo parole di supporto dal pugile: “Gli ho detto che ero in riabilitazione e lui ha risposto che avrebbe vinto comunque.” Questi episodi evidenziano un rapporto più complesso e articolato rispetto alle semplici incomprensioni pubbliche.
la teoria della gelosia come causa principale dello scontro
perché l’attenzione si spostava su de la hoya
De La Hoya attribuisce parte delle tensioni a un elemento psicologico: la gelosia. Ricorda che ogni volta entrava in una stanza dove era presente anche Canelo, l’attenzione degli altri sembrava inevitabilmente concentrarsi su di lui. Questo avrebbe generato sentimenti negativi nel pugile messicano, considerandolo come fonte di insicurezza piuttosto che come rivale reale.
caratteristiche delle personalità coinvolte
L’approccio comunicativo e le caratteristiche personali sarebbero state determinanti nelle dinamiche tra i due personaggi: De La Hoya appare più socievole, aperto e incline allo scherzo, mentre Canelo tende ad essere più serio e riservato.
dichiarazioni finali ed elementi chiave
De La Hoya si definisce un “promotore diretto”, con oltre vent’anni d’esperienza nel settore. Sottolinea come non ci siano state vere problematiche tra lui e Canelo fino a questo momento:
- Nessun conflitto ufficiale dichiarato;
- Sforzi continui per capire le ragioni dello scontro;
- Speranza di chiarimenti futuri attraverso confronti diretti.
- Oscar De La Hoya;
- Canelo Álvarez;
- I membri dello staff tecnico;
- I promotori associati alla carriera del pugile messicano.
