Cambiamento delle regole nelle Erl di LoL: addio ai giocatori italiani in Lit?

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le modifiche alle regole delle erl nel 2026 e il futuro della presenza italiana nel league of legends

Nel contesto dell’evoluzione delle competizioni regionali di League of Legends, si prevede un importante cambiamento nelle norme che regolano la composizione dei roster nelle ERL (Emea Regional League) a partire dal 2026. Questa modifica potrebbe influenzare significativamente la rappresentanza degli atleti italiani nei campionati nazionali ed europei, con una possibile diminuzione della presenza di giocatori provenienti dall’Italia. Analizziamo nel dettaglio le implicazioni di questa riforma e gli aspetti che la caratterizzano.

cosa sono le erl e come funzionano

definizione e ambito di applicazione delle erl

Le ERL, abbreviazione di Europe, Middle East, and Africa Regional League, rappresentano i principali campionati regionali e nazionali di League of Legends all’interno della vasta macro-regione Emea. Questi tornei coinvolgono diverse nazioni con strutture che aggregano più stati in singoli campionati regionali, come ad esempio:

  • la Prime League (Germania, Austria, Svizzera)
  • l’Ebl (regioni balcaniche)
  • la Rift Legends (Polonia, repubbliche baltiche, Israele, Georgia, Ucraina)

categorie di giocatori nelle erl: Ltr e non-Ltr

I partecipanti ai campionati vengono distinti in due categorie principali: gli Ltr (Locally Trained Representatives) e i non-Ltr. Un giocatore ottiene lo status di Ltr secondo due criteri:

  • Aver risieduto legalmente nell’area competitiva per almeno 36 mesi negli ultimi 60;
  • Aver disputato la maggior parte delle partite in un’erl per almeno due degli ultimi tre split.

Nell’ambito di questa classificazione, si considerano automaticamente giocatori italiani come Ltr nel campionato italiano, così come i francesi nel rispettivo torneo nazionale.

le possibili conseguenze del cambio normativo del 2026

eliminazione della quota minima di italiani nei roster

L’annuncio ufficiale prevede che a partire dal 2026 Riot Games eliminerà la regola che imponeva alle squadre di rispettare un minimo di giocatori italiani o appartenenti alla regione. Questa modifica consentirà ai team di formare i roster senza restrizioni sulla nazionalità dei giocatori, aprendo scenari diversi rispetto al passato.

come potrebbe cambiare la presenza italiana nelle competizioni

Sebbene alcuni pensino che questa normativa possa portare a una drastica riduzione degli atleti italiani nei campionati regionali, la realtà appare più articolata. La decisione finale dipenderà dagli accordi tra organizzatori e squadre italiane. Ad esempio, in Italia si sta discutendo ancora su quale sarà il numero minimo di Ltr richiesto dai tornei locali. Fino ad ora, il trend ha mostrato una flessione del numero assoluto di rappresentanti italiani rispetto agli anni passati, anche se in alcune occasioni si è raggiunto un picco temporaneo.

dati sulla presenza italiana negli ultimi anni

  • Maggior numero di italiani registrato a inizio 2018 con circa 29 rappresentanti;
  • Diminuzione progressiva fino a circa 10-15 giocatori negli ultimi anni;
  • Picco del Summer 2024 con circa 20 italiani presenti;
  • Crescita percentuale significativa nel 2025 fino al 50% sul totale dei partecipanti nello split estivo.

Addio agli obblighi sugli Ltr?

sistema introdotto nel 2020 e prospettive future

Il sistema degli Ltr, istituito ufficialmente nel 2020 da Riot Games per uniformare le regole across tutte le ERL europee e regionali, prevedeva inizialmente un minimo di tre membri con questo status per ogni squadra. Nel corso del tempo tale requisito è stato ridotto a due unità ed è stato annunciato che dal 2026 tale norma verrà eliminata del tutto. Questa scelta permette maggiore libertà agli organizzatori dei tornei nella definizione dei roster.

possibili scenari dopo il cambiamento normativo

Sebbene l’obiettivo sia quello di offrire maggiore autonomia alle leghe locali nella regolamentazione dei roster, ciò non implica necessariamente una scomparsa totale degli Ltr. Le decisioni saranno lasciate ai singoli organizzatori, che potranno stabilire parametri differenziati tra varie leghe o regioni. In Italia si stanno ancora valutando le modalità operative più opportune attraverso incontri tra i vari team e il tournament organizer locale.

il costo come fattore determinante nella presenza italiana

Anche in assenza delle restrizioni normative sulle nazionalità dei giocatori rimane uno degli aspetti principali influenzare la composizione delle squadre: il costo dei giocatori rappresenta infatti un elemento cruciale. In pratica, anche con pari livello tecnico,un atleta italiano tende ad avere costi superiori rispetto a colleghi stranieri provenienti da paesi con un costo della vita inferiore.

I giocatori turchi, polacchi o provenienti da altre nazionalità emergenti spesso trovano posto nei team europei grazie alla convenienza economica offerta dal loro costo della vita più basso. Le società italiane preferiscono quindi puntare su atleti stranieri meno onerosi economicamente quando devono bilanciare budget limitati e obiettivi sportivi.

Scritto da Gennaro Marchesi