Calcio in serie A: l’evoluzione da Maignan a Svilar
l’evoluzione del ruolo del portiere nel calcio moderno
Nel panorama calcistico attuale, si osserva un profondo cambiamento nelle funzioni e nelle aspettative rivolte al ruolo del portiere. Questa trasformazione, analizzata con attenzione da esperti e media specializzati, evidenzia come le competenze richieste siano mutate rispetto al passato, passando da un semplice difensore tra i pali a una figura poliedrica in grado di contribuire anche alla costruzione dell’azione offensiva. La seguente analisi approfondisce le principali tendenze di questa evoluzione e i ritorni alle radici che stanno emergendo nel calcio contemporaneo.
la metamorfosi delle responsabilità del portiere
dalla semplicità alle competenze multiple
In passato, il ruolo del portiere era principalmente focalizzato sulla protezione della porta e sull’intervento tra i pali. La sua funzione principale consisteva nel respingere i tentativi avversari e mantenere la rete inviolata. Con l’evoluzione delle strategie di gioco, si è assistito a un ampliamento delle sue mansioni: oggi, il portiere deve saper partecipare attivamente alla fase di costruzione del gioco, con capacità di impostare azioni partendo dal basso e di lanciare lungo con precisione.
il ritorno all’essenzialità: il valore delle mani
Recentemente, molte squadre hanno riscoperto l’importanza fondamentale delle capacità di presa e intervento diretto. Nonostante le innovazioni tecnologiche e tattiche, le statistiche dimostrano che il vero valore dei portieri risiede ancora nella loro abilità di evitare gol con interventi decisivi. In questo scenario, le mani rappresentano gli strumenti più importanti per bloccare la palla in situazioni critiche.
le nuove tendenze e la rimodulazione tattica
il caso Guardiola: dall’innovazione al ritorno alle origini
Il tecnico Pep Guardiola ha contribuito a ridefinire il ruolo del portiere introducendo modelli innovativi basati su un calcio propositivo. Recentemente ha deciso di tornare a enfatizzare l’aspetto tradizionale della posizione, chiedendo ai suoi estremi difensori di concentrarsi esclusivamente sulla parata. Questa scelta si riflette nella selezione di giocatori come Gigio Donnarumma al Manchester City, dove si predilige un approccio più semplice ed efficace.
l’importanza della specializzazione tra i ruoli
Nell’attuale contesto calcistico si registra una tendenza verso la specializzazione dei ruoli: mentre alcuni interpreti sono chiamati a partecipare alla manovra offensiva o a impostare il gioco dal basso, altri vengono valorizzati esclusivamente per le loro capacità difensive. Le statistiche sugli expected goals sottolineano come la priorità sia prevenire i gol piuttosto che avviare azioni offensive dalla retroguardia.
L’approccio classico alla squadra perfetta
Sulla base delle riflessioni degli esperti storici del calcio come Nereo Rocco, si suggerisce che un modello ideale preveda una divisione chiara dei compiti: un portiere affidabile che para tutto, una difesa compatta e aggressiva, un centrocampista geniale capace di orchestrare l’attacco, un attaccante prolifico e sette giocatori impegnati nel correre senza sosta. Questa filosofia sottolinea l’importanza dell’equilibrio tra le diverse componenti del team per ottenere risultati ottimali.
Personalità coinvolte:
- Luigi Garlando
- Pep Guardiola
- Donnarumma
- Svilar
- Maignan
- Nereo Rocco