Berardi parla di sogni e futuro tra Sassuolo e top club

intervista a domenico berardi: tra carriera, sogni e futuro
In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Domenico Berardi si apre senza filtri, condividendo aspetti della sua vita professionale e personale. La lunga militanza nel Sassuolo, le ambizioni di Champions League e le recenti sfide legate agli infortuni emergono come temi principali di un racconto sincero e ricco di riflessioni.
il percorso professionale e il legame con il sassuolo
quindici anni di dedizione
Berardi ha trascorso quindici anni nel club emiliano, un periodo che definisce fondamentale per la propria crescita. Pur riconoscendo l’importanza del Sassuolo, ammette di aver spinto negli ultimi anni per esplorare nuove opportunità.
momenti di uscita dalla squadra
Il calciatore ha confessato di aver avuto un accordo con una grande squadra prima di un grave infortunio, che ha interrotto i suoi piani. Resta il mistero sulla destinazione finale, poiché non desidera svelare i dettagli dell’accordo concluso.
sogni e ambizioni nel calcio internazionale
desiderio di giocare in Champions League
Berardi esprime il desidero di confrontarsi con la massima competizione europea, sottolineando quanto questa esperienza rappresenti una delle sue aspirazioni più grandi. La possibilità di vestire la maglia di una squadra con obiettivi più elevati lo motiva ancora.
considerazioni sul possibile trasferimento
Sebbene abbia un contratto fino al ’29, non chiude le porte a eventuali cambiamenti. La sua volontà è quella di continuare a dare il massimo per il club attuale, ma resta aperto a future opportunità.
dettagli personali e riflessioni sulla carriera
inizio nel calcio e prime esperienze
L’attaccante ha raccontato come abbia iniziato a coltivare la passione per il calcio: dopo aver fatto un provino alla Spal durante gli studi universitari del fratello, si rese conto presto dei propri limiti fisici. Il suo arrivo nel Sassuolo risale al 2010, segnando così oltre quindici anni nella regione Emilia-Romagna e altrettanti in Calabria.
atteggiamento verso i riflettori
Berardi preferisce mantenere un profilo basso, lasciando parlare il campo invece che le interviste o i clamori mediatici. La maturità acquisita lo ha portato ad approcciarsi in modo più consapevole rispetto al passato.
sulle recenti sfide fisiche e motivazionali
L’infortunio al tendine d’Achille
Dopo aver appena recuperato da un intervento al menisco, l’attaccante ha subito una rottura del tendine d’Achille. Questo incidente ha rappresentato uno dei momenti più difficili della sua carriera recente. Con l’aiuto della famiglia e grazie all’intervento del professor Zaffagnini a Bologna, è riuscito a tornare in campo dopo circa otto mesi.
riconquista della forma e motivazione
Anche se non si è mai fermato del tutto durante la riabilitazione, ammette che l’ultimo anno in Serie B gli è servito per ritrovare ritmo e condizione fisica. La determinazione rimane alta anche davanti alle provocazioni esterne che cerca ormai di affrontare con maggiore maturità.
I ricordi delle battaglie sul campo e le figure che hanno segnato la sua carriera
Punti salienti:- Mourinho alla Roma – squadra aggressiva ed efficace;
- Chiellini – difensore duro ma rispettoso;
- A Di Francesco – primo allenatore importante nella sua crescita;
- A De Zerbi – tecnico con cui ha condiviso metodi innovativi;
- Nazionale italiana – esperienza indimenticabile sotto la guida di Roberto Mancini.
- Mourinho (allenatore Roma)
- Chiellini (difensore)
- A Di Francesco (ex allenatore)
- A De Zerbi (ex allenatore)
- Mancini (allenatore Nazionale)
