Bartesaghi, il futuro è rossonero: doppietta al Sassuolo lo consacra
Davide Bartesaghi, conosciuto come Dade tra amici e compagni, emerge come una delle storie più desta d’attenzione del Milan. Le sue origini, radicate in un piccolo comune della Brianza, convivono con una crescita mirata e una determinazione che hanno segnato ogni passo del suo percorso, dal quartiere al panorama di San Siro. una traiettoria che racconta equilibrio, responsabilità e un profondo legame con le proprie radici.
bartesaghi: la nascita di una stella milanista
Originario di annelone di brianza, Bartesaghi è cresciuto in un contesto semplice ma competitivo, dove i sogni hanno trovato supporto in una comunità che crede fermamente nelle proprie risorse. La sua storia è stata fortemente influenzata da una scelta chiave: l’incontro con il Milan durante i primi anni di formazione, grazie all’intervento di Mauro Bianchessi, allora responsabile scout, che lo tolse dall’Inter e dall’Atalanta quando aveva appena otto anni. L’obiettivo era chiaro: trasformare il talento in un contributo stabile per il calcio del club rossonero.
origine e formazione
Alla tappa giovanile, un ruolo versatile è diventato la carta vincente: duttile in campo e utile in varie zone della difesa, soprattutto sul lato sinistro. Marino Frigerio, uno dei primi allenatori, intuì questa versatilità e ne apprezzò la capacità di mantenere alti livelli di rendimento anche quando si trattava di compiti più centrali, definendolo “alla Bastoni” pur valorizzando la sua autenticità. La strada ha richiesto tempo, concentrazione e una perseveranza che lo ha portato a guadagnarsi spazio tra i professionisti.
una famiglia al fianco
La crescita di Bartesaghi è stata accompagnata da una famiglia solida. Daniele, artigiano, gli ha insegnato il valore del lavoro e del sacrificio; Stefania, sempre pronta a intervenire con parole sagge, ha saputo sostenere i ritmi lunghi tra casa e il centro sportivo di Vismara. Questi elementi hanno fornito la stabilità necessaria a trasformare le difficoltà in crescita e a forgiare una mentalità concentrata sul risultato.
la fascia sinistra e la fiducia di Allegri
Con il tempo, la fascia sinistra è diventata una cornice per Bartesaghi, che ha saputo conquistarsi la fiducia anche di Allegri. La combinazione tra stile di gioco, senso tattico e disciplina ha aperto la strada a una presenza sempre più costante nel club rossonero, aumentando l’ammirazione dei tifosi e il rispetto dei colleghi.
il momento chiave: la doppietta contro il sassuolo e l’euforia di annone
Il momento di maggiore rilievo è arrivato con la doppietta contro il Sassuolo, un’impennata che ha scatenato una festa spontanea tra i ragazzi dell’oratorio e ha acceso l’entusiasmo in paese. San Siro ha applaudito, ma la gioia ha trovato una prosecuzione autentica anche tra le vie di Annone di Brianza, dove la comunità ha celebrato un figlio che ha conservato la sua umiltà nonostante la ribalta.
«È un esempio di valori e un orgoglio per la nostra comunità», ha sottolineato il sindaco Luca Marsigli, testimoniando quanto la storia di Bartesaghi rappresenti per il paese di origine una fonte di identità e di ispirazione. In paese, lo chiamano ancora Dade, il ragazzo che continua a preferire i salamini di capra prima di qualsiasi celebrazione.
In chiusura, la narrazione di Bartesaghi resta ancorata a una realtà semplice ma determinante: talento, radici e disciplina hanno trasformato una promessa in una realtà concreta per il Milan, aprendo orizzonti di continuità e di crescita professionale.
personalità chiave nel percorso
- Mauro Bianchessi – ex responsabile scout
- Adriano Galliani – figura dirigenziale e riferimento
- Marino Frigerio – primo allenatore
- Daniele Bartesaghi – padre
- Stefania – madre
- Luca Marsigli – sindaco
- Davide “Dade” Bartesaghi – atleta protagonista
