Autista del pullman colpito in faccia, abodi afferma: non si può morir così
Un grave episodio di violenza ha sconvolto la comunità sportiva e le autorità, coinvolgendo un incidente fatale avvenuto sulla strada statale Rieti-Terni. La dinamica dell’accaduto evidenzia un attacco con oggetti contundenti contro un pullman di tifosi, che ha portato alla tragica perdita di una vita umana. Questa vicenda solleva importanti riflessioni sulla sicurezza durante eventi sportivi e sul comportamento dei gruppi di supporter.
l’attacco ai tifosi e le circostanze del fatto
Il fatto si è verificato nella serata di ieri, quando un gruppo di rivali di Rieti ha lanciato sassi e mattoni contro il veicolo in transito lungo la strada statale 79, all’altezza di Contigliano. L’assalto è stato così violento da sfondare il vetro del pullman, colpendo direttamente uno degli autisti. La conseguenza più grave è stata la morte del secondo autista, colpito da una pietra aguzza al volto.
le dinamiche dell’incidente
Dalle prime ricostruzioni emerge che i colpi sono stati esplosi dal basso, provenienti dalla carreggiata sottostante. Le forze dell’ordine hanno ascoltato i passeggeri presenti a bordo per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Sul luogo sono intervenuti mezzi della polizia e del servizio sanitario d’emergenza, ma non sono state trovate tracce di malore o altri motivi plausibili per l’incidente.
reazioni istituzionali e social
L’episodio ha suscitato grande scalpore anche a livello politico e mediatico. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha espresso profonda solidarietà alla famiglia della vittima e condannato duramente l’atto criminoso:
“È inconcepibile morire così, tornando a casa dopo una partita di basket. Un atto criminale che nulla ha a che fare con lo sport.”personaggi coinvolti e figure pubbliche
- Autisti del pullman deceduti
- Passeggeri presenti sul veicolo al momento dell’attacco
- Forze dell’ordine impegnate nelle indagini
- Ministro dello Sport Andrea Abodi