Antonio Tiberi pronto per il Tour de France: la squadra crede in me e mi sento in forma

Giampiero Colossi • Pubblicato il 02/12/2025 • 3 min

La stagione ciclistica appena conclusa ha rappresentato per Antonio Tiberi un percorso ricco di ostacoli, segnato da imprevisti fisici e da un incidente che ne hanno condizionato gli esiti. Nonostante le difficoltà, il corridore della Bahrain Victorious guarda al futuro con determinazione, alimentando nuove motivazioni in vista di un 2026 che potrebbe riservare importanti novità, incluso un potenziale debutto nella Grande Boucle.

una stagione condizionata da imprevisti fisici

L’annata di Antonio Tiberi è stata caratterizzata da una serie di problematiche fisiche che ne hanno limitato le prestazioni. Dopo un malessere al Tour of the Alps, il corridore ha subito una significativa caduta durante il Giro d’Italia, evento che ha compromesso le sue ambizioni nella classifica generale. Questi episodi hanno reso la ricerca della condizione ottimale un processo complesso e discontinuo.

la reazione mentale alle difficoltà

Di fronte a queste avversità, l’approccio di Tiberi è stato quello di non soffermarsi eccessivamente sui problemi, concentrandosi piuttosto sui nuovi obiettivi da perseguire. La stagione, definita dallo stesso atleta come sempre alla ricerca della condizione vera, ha trovato un momento di potenziale svolta durante la corsa in Polonia, interrotto purtroppo da un ulteriore episodio febbrile.

la consapevolezza e le motivazioni per il futuro

Nonostante le complicazioni, la fiducia nelle proprie capacità è rimasta intatta. Tiberi afferma che non sono emersi dubbi sulla sua potenzialità. Al contrario, le sfide affrontate hanno generato una motivazione aggiuntiva per preparare con maggiore dedizione la prossima stagione. Questo periodo complesso viene quindi interpretato come uno stimolo per un rinnovato impegno.

il ruolo del supporto interno: le parole di damiano caruso

Un elemento di sostegno fondamentale è giunto dal compagno di squadra Damiano Caruso, che ha espresso pubblicamente grande stima nei confronti di Tiberi, definendolo quasi un fratello minore. Il ciclista accoglie queste parole come uno sprone, riconoscendo la necessità di acquisire una maggiore convinzione in se stesso e di compiere un ulteriore passo avanti nella propria carriera.

la prospettiva del tour de france e la preparazione

Una delle prospettive più attese per il futuro immediato è la possibile prima partecipazione al Tour de France. Tiberi si è dichiarato favorevole a questa ipotesi, ritenendo di avere l’età giusta per affrontare il debutto nella corsa francese. In vista di questo potenziale obiettivo, l’approccio alla preparazione invernale è già cambiato, con un livello di dedizione e convinzione superiore rispetto allo scorso anno.

gli obiettivi a medio termine e l’inizio della stagione 2026

Il focus attuale è rivolto all’avvio della nuova annata. Tiberi ha indicato la Volta a la Comunitat Valenciana, in programma a inizio febbraio, come probabile punto di partenza per il suo 2026. Per quanto riguarda altri traguardi, come la maglia azzurra ai Mondiali in Canada, il corridore mantiene un approccio graduale, preferendo concentrarsi su un obiettivo alla volta e valutando in seguito le opportunità in base al percorso e alla preparazione.

il rapporto con le aspettative e la pressione mediatica

In un contesto dove l’attenzione dei media italiani si è in parte spostata su altri giovani talenti, Tiberi ribadisce che la pressione esterna non ha mai influito negativamente sul suo lavoro. La sua filosofia rimane quella di lasciar parlare gli altri concentrandosi esclusivamente sulla propria performance, gestendo le aspettative senza subirne il peso.

Categorie: Ciclismo

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