Antonelli guida la mule car 2026 ai test f1 di abu dhabi, crawford brilla tra i rookie

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

Al termine del campionato mondiale, il circus della Formula 1 è rimasto ad Abu Dhabi per una sessione di test collettivi, un'importante attività di sviluppo in vista della rivoluzione tecnica prevista per il 2026. La giornata ha visto le scuderie impegnate su due fronti distinti: la valutazione di giovani talenti al volante delle monoposto attuali e, parallelamente, il collaudo dei nuovi pneumatici Pirelli destinati alla prossima era regolamentare, utilizzando speciali vetture di prova.

la doppia natura dei test di abu dhabi

L'ultima sessione di test dell'anno ha avuto un carattere ibrido, finalizzato sia al presente che al futuro immediato del campionato. Da un lato, le squadre hanno offerto ai giovani piloti l'opportunità di accumulare chilometri preziosi a bordo delle vetture della stagione 2025. Dall'altro, è stata condotta un'intensa attività di sviluppo per il 2026, impiegando vetture muletto modificate per simulare le condizioni aerodinamiche previste dal nuovo regolamento e testare le gomme della prossima generazione.

le vetture muletto e la simulazione per il 2026

Le cosiddette "mule car" sono monoposto a effetto suolo derivate dalle vetture correnti, ma sottoposte a specifiche modifiche. L'obiettivo primario è stato quello di ridurre il carico aerodinamico per avvicinarsi ai livelli attesi tra due anni. Per raggiungere questo scopo, i team hanno adottato configurazioni estreme, come ali posteriori e anteriori notevolmente scaricate, simili a quelle utilizzate nel tradizionale appuntamento di Monza, oppure hanno incrementato l'altezza da terra delle vetture.

protagonisti e dinamiche in pista

La giornata ha visto l'assenza di diversi piloti titolari, già proiettati verso i preparativi per la nuova era tecnologica in fabbrica. Questo contesto ha permesso ai debuttanti e ai collaudatori di prendere il centro della scena, con dinamiche di gara influenzate dalle differenti specifiche delle monoposto impiegate.

la classifica e i tempi sul giro

La differenza tecnica tra le vetture attuali, più performanti, e le muletto, depotenziate, ha naturalmente favorito i piloti alla guida delle prime. Il miglior tempo assoluto è stato fatto segnare da Jak Crawford su Aston Martin, che nella sessione serale ha sfruttato condizioni di pista più fresche e una mescola di gomma molto tenera per fermare il cronometro su 1:23.766. La top three è stata completata da Paul Aron su Sauber e da Luke Browning, autore del miglior tempo nella sessione mattutina con la Williams.

Tra i piloti impegnati specificamente con le vetture muletto e le nuove gomme Pirelli 2026, il miglior rendimento è stato quello di Andrea Kimi Antonelli su Mercedes. Nonostante un distacco di oltre un secondo e mezzo dal tempo di riferimento, il pilota italiano è risultato il più veloce in questa categoria, precedendo Oscar Piastri, ed è stato anche il più attivo in termini di chilometraggio complessivo.

partecipanti ai test

Tra i piloti che hanno preso parte alle prove si segnalano, tra gli altri:

  • Jak Crawford (Aston Martin)
  • Luke Browning (Williams)
  • Paul Aron (Sauber)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Riyo Hirakawa
  • Esteban Ocon (Haas)

lo sviluppo dei pneumatici pirelli 2026

Il fulcro tecnico della giornata è stato il collaudo dei prototipi di pneumatici che debutteranno nella stagione 2026. Per garantire la massima affidabilità dei dati raccolti, Pirelli ha imposto rigorose limitazioni operative alle squadre, con l'eccezione di quelle dotate di un sistema di ala mobile anteriore che consentiva una simulazione più realistica delle condizioni future.

le dichiarazioni di pirelli motorsport

Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport, ha sottolineato l'importanza della sessione collettiva. Questo test ha permesso di confermare le differenze di prestazione e il degrado tra le varie mescole sviluppate nel corso dell'anno, fornendo un feedback cruciale prima della loro omologazione definitiva. L'analisi si è concentrata anche sulla valutazione di fenomeni critici come il graining e il surriscaldamento, aspetti che saranno fondamentali per la gestione delle gomme sulle future monoposto.

Il prossimo, decisivo passo per lo sviluppo sarà a fine gennaio, quando i nuovi pneumatici verranno testati a Barcellona sulle prime vetture progettate interamente secondo il regolamento 2026, offrendo un quadro definitivo delle loro prestazioni.

Categorie: Formula 1Motori

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