Antonelli domina i test f1 abu dhabi con la mule car 2026, crawford brilla tra i rookie
Al termine del campionato mondiale, il calendario della Formula 1 ha incluso un'ulteriore sessione di test sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi. Questa giornata, svoltasi nel dicembre 2025, ha rappresentato un fondamentale ponte verso il futuro, permettendo ai team di concentrarsi simultaneamente su due obiettivi distinti: la valutazione di giovani talenti e lo sviluppo tecnologico in vista del rivoluzionario regolamento del 2026.
la doppia natura dei test di abu dhabi
La sessione è stata caratterizzata da un duplice programma. Da un lato, le scuderie hanno potuto testare piloti rookie al volante delle monoposto della stagione 2025. Dall'altro, è stato possibile utilizzare delle vetture muletto modificate per simulare le condizioni aerodinamiche previste per il 2026 e per collaudare i nuovi pneumatici Pirelli destinati a quella stagione.
caratteristiche e adattamenti delle mule car
Le vetture muletto sono derivate dalle monoposto a effetto suolo della stagione in corso, ma sono state opportunamente modificate per ridurre il carico aerodinamico. Questo obiettivo è stato raggiunto attraverso soluzioni tecniche specifiche, come l'adozione di configurazioni alari estremamente scariche, simili a quelle utilizzate nel Gran Premio d'Italia, o l'innalzamento dell'altezza da terra della vettura.
protagonisti e performance in pista
Numerosi piloti ufficiali, tra cui campioni del calibro di Max Verstappen, George Russell e Fernando Alonso, non hanno preso parte all'attività, avendo già dirottato la propria attenzione verso il lavoro in fabbrica per il 2026. La classifica dei tempi, in un contesto così eterogeneo, ha avuto un valore relativo, ma ha comunque offerto spunti interessanti.
la classifica a favore dei rookie
Le differenze tecniche tra le vetture hanno inevitabilmente influenzato le prestazioni. Le monoposto 2025 utilizzate dai debuttanti, dotate di maggiore carico aerodinamico e degli pneumatici dell'anno in corso, si sono rivelate più veloci, permettendo a questi piloti di occupare le prime posizioni della graduatoria.
- Jak Crawford (Aston Martin) ha ottenuto il tempo migliore assoluto (1:23.766).
- Paul Aron (Sauber/Alpine) si è piazzato al secondo posto.
- Luke Browning (Williams), autore del miglior tempo della sessione mattutina, ha chiuso terzo.
i risultati sulle vetture muletto
Nella specifica categoria delle mule car equipaggiate con gomme 2026, il miglior tempo è stato fatto segnare da Andrea Kimi Antonelli sulla Mercedes. Il suo giro in 1:25.170 lo ha posizionato sesto nella classifica generale, precedendo di quasi un secondo il secondo pilota su vettura muletto, Oscar Piastri. Antonelli è stato anche il pilota più attivo della giornata, completando 157 giri.
protocolli tecnici e incidenti di percorso
Per garantire la validità dei dati raccolti sui nuovi pneumatici, Pirelli ha imposto specifiche limitazioni. Alle squadre sprovviste di un sistema di ala mobile anteriore, ad eccezione di Ferrari e Mercedes, è stato imposto un limite di velocità di 300 km/h in rettilineo. La sessione ha registrato due interruzioni significative:
- Riyo Hirakawa ha causato una bandiera rossa a seguito di un'uscita di pista alla prima curva, riportando danni all'ala posteriore.
- Esteban Ocon (Haas) ha potuto completare solo quattro giri nel pomeriggio a causa di problemi tecnici.
l'importanza dei test per lo sviluppo pirelli
Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport, ha sottolineato il valore cruciale di questa sessione collettiva. Dopo una stagione di test di sviluppo condotti individualmente dai team, questa giornata ha offerto l'opportunità di convalidare le mescole definitive per il 2026 in condizioni di paragone diretto. L'analisi si è concentrata su parametri fondamentali come la differenza di prestazione tra le mescole, il loro degrado, la suscettibilità al graining e al surriscaldamento. La verifica finale sulle nuove vetture di concezione 2026 è attesa per i test di fine gennaio a Barcellona.