Antonelli domina i test f1 abu dhabi con la mule car 2026, crawford brilla tra i rookie
Dopo la conclusione del campionato mondiale, il circus della Formula 1 è rimasto ad Abu Dhabi per una sessione di test cruciale, proiettata verso la stagione 2026. L'evento ha visto le scuderie impegnate in un duplice programma: valutare giovani talenti al volante delle monoposto attuali e, contemporaneamente, collaudare i nuovi pneumatici per il futuro su vetture di sviluppo appositamente modificate.
la struttura e gli obiettivi dei test ad abu dhabi
La giornata di prove ha avuto una duplice finalità. Da un lato, ha offerto ai giovani piloti l'opportunità di guidare le vetture del campionato in corso. Dall'altro, ha permesso di raccogliere dati fondamentali per il 2026, utilizzando delle vetture muletto. Queste ultime sono monoposto a effetto suolo derivate dalle attuali, ma modificate per simulare i futuri livelli di carico aerodinamico attraverso soluzioni tecniche come ali con minore incidenza o un aumento dell'altezza da terra.
partecipanti e dinamiche della sessione
Numerosi piloti titolari, tra cui Max Verstappen, George Russell e Fernando Alonso, non hanno preso parte all'attività, essendo già rientrati nelle rispettive fabbriche per concentrarsi sui progetti per il 2026. In pista, i tempi sul giro hanno avuto un valore relativo, influenzato dalle diverse configurazioni delle vetture e dalla possibilità per i piloti di alternarsi tra i diversi assetti.
- Max Verstappen
- George Russell
- Fernando Alonso
la classifica e le prestazioni in pista
La differenza tecnica tra le vetture per rookie e le muletto ha favorito i debuttanti in classifica. Le monoposto per i giovani, infatti, generavano maggiore carico aerodinamico e montavano gomme della stagione 2025, leggermente più larghe e con una superiore aderenza.
i tempi migliori della giornata
Al mattino, il riferimento è stato stabilito da Luke Browning sulla Williams con un tempo di 1:23.920. Nel pomeriggio, con temperature più basse, Jak Crawford dell'Aston Martin ha migliorato il crono, segnando 1:23.766 e conquistando la prima posizione assoluta. Crawford ha preceduto Paul Aron sulla Sauber e lo stesso Browning.
- Jak Crawford (Aston Martin)
- Paul Aron (Sauber)
- Luke Browning (Williams)
le performance sulle vetture muletto
Tra i piloti impegnati con le vetture muletto equipaggiate con gomme 2026, il miglior tempo è stato di Andrea Kimi Antonelli sulla Mercedes, con un 1:25.170. Il pilota italiano, che ha anche completato il maggior numero di giri (157), è risultato quasi un secondo più veloce di Oscar Piastri, decimo in classifica. Antonelli, a differenza di altri, non era soggetto al limite di velocità di 300 km/h in rettilineo grazie a un sistema di ala mobile anteriore, una condizione riservata solo a Ferrari e Mercedes per simulare al meglio le future condizioni di carico.
incidenti e problematiche tecniche
La sessione si è svolta senza intoppi significativi, fatta eccezione per due episodi. Il pilota Riyo Hirakawa ha causato una bandiera rossa dopo un'uscita di pista alla prima curva, riportando danni all'ala posteriore ma rientrando successivamente in pista. Esteban Ocon sulla Haas, invece, ha potuto completare solo quattro giri nel pomeriggio a causa di problemi tecnici.
il punto di vista di pirelli sui test
Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport, ha definito la giornata un'opportunità fondamentale per testare le mescole definitive per il 2026. L'utilizzo delle stesse vetture muletto e limitazioni dei test di sviluppo ha permesso un confronto diretto dei dati con quelli raccolti durante la stagione. L'obiettivo principale per gli ingegneri è stato confermare la differenza di prestazione tra le mescole, il loro degrado e valutare la suscettibilità a fenomeni come il graining e il surriscaldamento. La verifica completa sui nuovi pneumatici avverrà a fine gennaio a Barcellona, con le prime vetture della nuova generazione.